Il genio acquerellista Li Fangyuan a Vigevano con Senso indelebile

Terza monografica dedicata al maestro defunto e la sua "collisione acquea"

© Associazione Pedone per l’interscambio culturale – redatto l’8 marzo 2025 – I nomi di persona cinesi seguono l’ordine cinese “cognome nome”.

Senso indelebile Li Fangyuan Pedone Vigevano Li Zhiying Stefano Giovannini

Associazione Pedone per l’interscambio culturale presenta

col patrocinio del Comune di Vigevano,

colla collaborazione di Galleria Ondedurto.Arte e di Rete Cultura Vigevano,

in partnership con NoiBrera

Senso indelebile 2025

Mostra antologica del maestro Li Fangyuan della Scuola Lingnan

a cura di

Li Zhiying, presidentessa dell’Associazione Pedone

e

Stefano Giovannini, vicepresidente dell’Associazione Pedone.

Li Fangyuan - Quadrittico - Rododendri e maine crestate.jpg
In mostra a Senso indelebile: Li Fangyuan, quadrittico Rododendri e maine crestate, 400x200cm, inchiostro su carta cotta di riso

Apertura dal 28 marzo al 7 aprile nella Strada Sotterranea del Castello Sforzesco di Vigevano.

Inaugurazione sabato 29 marzo ore 11 Strada Sotterranea.

Conferenza di presentazione sabato 29 marzo ore 16 Sala del Duca colla partecipazione del critico d’arte Prof. Fortunato D’Amico.

La mostra è visitabile tutti i giorni nei seguenti orari:

LUN-VEN 10:00-12:30, 14:30-19:00

SAB, DOM e festivi 10:00-19:00

L’ingresso è libero e la sala accessibile ai disabili.

All’inaugurazione ed alla conferenza presenzierà anche la figlia dell’artista, Sig.ra Li Luyun, gentile conceditrice in esclusiva all’Associazione Pedone delle opere del maestro Li Fangyuan.

Castello Sforzesco di Vigevano Pedone
Cortile del Castello Sforzesco di Vigevano (fonte: Wikipedia)

Dopo lo straordinario successo delle due precedenti monografiche italiane, Colori indelebili nel 2022 alla Galleria Casa di Dante a Firenze e Passione indelebile nel 2024 a Villa Tittoni a Desio, le opere del genio acquerellista cinese Li Fangyuan (1930-2018), maestro della Scuola Lingnan famoso per la tecnica della “collisione acquea” (termine coniato dal traduttore di cinese mandarino Stefano Giovannini, anche vicepresidente dell’Associazione Pedone e cocuratore di quest’esposizione insieme alla presidentessa Li Zhiying), arrivano a Vigevano, nella Strada Sotterranea del Castello Sforzesco, dal 28 marzo al 7 aprile 2025, colla mostra Senso indelebile, ad ingresso libero e patrocinata dall’amministrazione comunale, nella quale si potranno ammirare 18 capolavori del compianto artista, fra cui spiccano per maestosità ben tre quadrittici da 4 metri di lunghezza e 2 di altezza, il trittico Colori primaverili (270x170cm), già esposto in anteprima alla mostra Cammin’Arte 2025, ed un dittico (200x200cm) con poesia.

Senso indelebile è un’occasione imperdibile per gli amanti dell’arte cinese in particolare e dell’acquerello in generale di ammirare di persona le stupefacenti inchiostrazioni del maestro Li Fangyuan su carta cotta di riso. “I capolavori del defunto genio – commenta il cocuratore Stefano Giovannini – sono tesori da studiare e custodire colla massima cura, sia meramente per l’eccelsa qualità sia soprattutto perché testimonianza di una tecnica, che io ho battezzato della ‘collisione acquea’, traducendo dal cinese, morta insieme a Li Fangyuan”. Infatti, nonostante il maestro abbia avuto diversi allievi, hanno tutti rinunciato ad apprenderla, datane l’improba difficoltà. “La tecnica – spiega Giovannini – consiste nel colpire con acqua il pigmento prima che si secchi sulla carta, in modo da ottenere un effetto di stratificazione e turgore imperituri. La sfida sta nel riuscire a produrre la forma desiderata, sia essa quella d’un sasso, d’una nube, d’uno squarcio celeste, financo del piumaggio d’un pennuto, avendo a disposizione un solo tentativo”.

Li Fangyuan Pedone
Il maestro Li Fangyuan (1930-2018) all'opera nel suo studio.

Le 18 opere esposte a Senso indelebile, varie per temi e dimensioni, sono state concesse gentilmente ed in esclusiva all’Associazione Pedone per l’interscambio culturale dalla figlia di Li Fangyuan, signora Li Luyun, “alla quale – dice la cocuratrice della mostra e presidentessa di Pedone Dott.ssa Li Zhiying (tradotta da Stefano Giovannini) – mi lega ormai da anni una sincera amicizia. Senza il suo coraggio e la sua determinazione, Li Fangyuan probabilmente sarebbe tuttora ignoto fuori dalla Cina”. La signora Li Luyun sarà presente all’inaugurazione ed alla conferenza, per salutare personalmente tutti i presenti ed omaggiarli di ventagli con stampati i capolavori paterni.

Ringraziamo sentitamente – commenta Li Zhiying (tradotta da Giovannini) – l’amministrazione comunale di Vigevano per la concessione degli spazi del castello, il presidente di Rete Cultura Vigevano Michele Linsalata per la sensibilità artistico-culturale, la disponibilità e l’interesse verso l’attività dell’Associazione Pedone, nonché l’opera imprescindibile di svolgimento delle procedure burocratiche necessarie all’ottenimento dei permessi”.

La conferenza di presentazione della mostra, moderata e tradotta da Stefano Giovannini, si terrà sabato 29 marzo a partire dalle 16 nella Sala del Duca del Castello Sforzesco di Vigevano, impreziosita da una lezione del critico d’arte Prof. Fortunato D’Amico. “La partecipazione – osserva Giovannini – del Professor D’Amico ci onora e commuove, non solo per la statura della persona ma anche per la sintonia dimostrataci nei confronti del genio di Li Fangyuan”. Un doppio regalo, dunque, fatto dall’Associazione Pedone ai visitatori, perché “il contributo – prosegue Giovannini – di un esperto del livello del Professor D’Amico rende giustizia ad un artista del calibro di Li Fangyuan”.

李方元大师2004年所画的《风花雪月》Vento fiori neve luna(200 x 63 cm)是一幅表现活力(红黄的风花)和动感(飘落的雪花)的杰作
In mostra a Senso indelebile: Vento, fiori, neve e luna (200x63cm), inchiostro su carta cotta di riso

Senso indelebile presenta un numero d’opere significativamente minore rispetto alle due monografiche precedenti, “perché – spiega Li Zhiying (tradotta da Giovannini) – abbiamo voluto lasciare più spazio attorno ai polittici, che essendo particolarmente grandiosi necessitano di respiro laterale per non soverchiare la vista dello spettatore”. Aggiunge Stefano Giovannini: “La selezione è stata altresì tematica, selezionando esempi dei temi poetici più cari al maestro, precisamente: la solitudine di chi è ingiustamente reietto, il vegetale come metafora della virtù e gli uccelli del Lingnan nelle loro allegoriche vicissitudini”. I dipinti, di varie dimensioni, appaiono talora calmi talaltra agitati. Si tratta di opere eccelse, meritevoli della massima attenzione. Pennellate forti ed un’inchiostrazione copiosa creano chiaroscuri tali da far sì che le scene fuoriescano dai dipinti. Data la lontananza del codice espressivo dalle convenzioni artistiche occidentali, si consiglia vivamente la partecipazione del pubblico alla conferenza di sabato 29 marzo ore 16 nella Sala del Duca, al fine di apprendere alcune chiavi di lettura necessarie alla decodifica delle 18 opere esposte.

Note biografiche su Li Fangyuan

Il genio della pittura ad acqua ed inchiostro, ultimo grande esponente della Scuola del Lingnan, maestro Li Fangyuan (1930-2018), che ci ha lasciato più di mille capolavori, nacque nel quartiere di Dinghu della città di Zhaoqing della regione del Guangdong, un ameno contesto pedemontano, da una famiglia agiata consapevole dell’importanza dell’istruzione. Amante fin da piccolo del paesaggio natio, trovava gioia nel riprodurlo pittoricamente.

L’amore per la vita del maestro Li Fangyuan fu parzialmente offuscato, come la luna del capolavoro Una luna fosca dallo studio Xiaofeng, dalla revoca nel 1957 del suo titolo di docente da parte delle autorità additantilo come “elemento di destra” (politicamente intesa) e quindi inviso al Partito Comunista Cinese. Erano gli anni immediatamente precedenti alla disastrosa esperienza sociopolitica della Rivoluzione Culturale (1966-76) perpetrata da Mao Zedong e i suoi, il decennio più deprimente della storia della Nuova Cina (quella fondata dallo stesso Grande Timoniere nell’ottobre del 1949), terminato il quale sarebbe finito pure il maoismo. Soltanto nel 1995 il maestro, insieme con quell’altro 98.2% di accusati ingiustamente negli anni del delirio rosso, sarà riabilitato ufficialmente, col conferimento del premio alla carriera di pedagogo da parte dell’amministrazione cantonese.

Li Fangyuan organizzò quattro mostre pittoriche individuali in totale. Tenne l’ultima nel settembre del 2009, all’età di settantotto anni, presso l’Accademia di Pittura del Guangdong, in uno spazio espositivo di quasi mille metri quadrati. Sebbene fossero esposti solo cento dipinti, i magistrali polittici apparvero talmente grandiosi da riscuotere una pletora di apprezzamenti. Scrisse il Quotidiano di Canton: “Li Fangyuan è radicato nel fertile Lingnan, del quale ha assimilato i costumi. La sua pittura paesaggistica, specialmente con riguardo a fiori di cotone rosso e bambù, è caratterizzata da colori sgargianti e meticolosa composizione…”. Nel 2012, nella raccolta di opere calligrafico-pittoriche realizzata in occasione della celebrazione del centenario della fondazione della biblioteca della città di Zhongshan della regione del Guangdong, una delle opere di Li Fangyuan ritraenti i fiori di cotone rosso fu acquisita dalla biblioteca e usata come sfondo per l’introduzione della raccolta.

Collezionista? Per informazioni scrivere a stefanogiovannini87 [at] gmail [.] com od a itpedone [at] gmail [.] com
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