Al Museo Scalvini di Desio la mostra
Passione indelebile

(i nomi cinesi nel testo sono ordinati all’occidentale: Nome Cognome)

S’inaugura sabato 18 maggio alle ore 17:30 la mostra di pittura ad acqua ed inchiostro del compianto (vide infra la biografia essenziale) genio acquerellista cinese Fangyuan Li, dal titolo Passione indelebile. Col patrocinio della Città di Desio, nella sontuosa cornice di Villa Tittoni, sede del prestigioso Museo Scalvini, saranno esposte in quattro sale tematiche fra le quaranta e le cinquanta opere del grande maestro della Scuola pittorica del Lingnan (area cinese sudoccidentale patria dell’artista). La mostra – ad ingresso libero –  resterà fruibile fino al 26 maggio dal giovedì alla domenica, mattina (10:30-12:30) e pomeriggio (15:30-18:00).

L’evento è un’occasione imperdibile per il pubblico italiano ed europeo per conoscere l’arte di Fangyuan Li, nonché la seconda grande mostra individuale dedicata nella penisola al maestro, precedentemente ospitato postumo presso gli spazi espositivi della Casa di Dante a Firenze. Anche in quest’occasione, la mostra nasce da una felice collaborazione tra un’autorevole istituzione artistica nostrana – in questo caso il Museo Scalvini diretto dal Maestro Cristiano Plicato (pittore) – e l’Associazione Pedone per l’interscambio culturale (vide infra). Un determinante contributo proviene altresì dalla figlia dell’artista, Dott.ssa Luyun Li, la quale ha messo a disposizione una notevolissima quantità di capolavori del padre, desiderando fortemente che la sua opera brillante si diffonda nelle collezioni di tutto il mondo, a partire dall’Italia.

Accompagnata dalle melodie di un guzheng (tradizionale strumento a corda cinese) pizzicato dal vivo, la mostra offrirà anche l’opportunità di partecipare alla cerimonia del tè seguente l’inaugurazione, cui presenzieranno come ospiti d’onore:

  • il Sindaco di Desio Avv. Simone Gargiulo,
  • l’Assessore alle Attività economiche e Politiche culturali Dott.ssa Samantha Baldo,
  • il Direttore del Museo Scalvini Maestro Cristiano Plicato (pittore),
  • la Presidentessa dell’Associazione Pedone per l’interscambio culturale Dott.ssa Zhiying “Gioia” Li,
  • la Dott.ssa Luyun Li, figlia del maestro Fangyuan Li
  • e, in veste di traduttore (mandarino-italiano) e presentatore della mostra, il Dott.  Stefano Giovannini (PhD).

I curatori della mostra Cristiano Plicato e Dott.ssa Zhiying Li (presidentessa dell’Associazione Pedone) hanno collaborato colla figlia dell’artista per offrire nuovamente al pubblico italiano il privilegio di poter ammirare da vicino alcuni fra i massimi capolavori dell’arte dell’Estremo Oriente dei nostri tempi. Esplorando l’uso dell’acqua nella pittura cinese, Fangyuan Li perviene ad una personale interpretazione del raffinato immaginario (precipuamente aviario-floreale) della Scuola Lingnan, evolvendolo perfettamente. “La tecnica della collisione acquea – spiega Zhiying Li[1] – consiste nel colpire con acqua l’acquerello già steso ma ancora umido, acché il colore si coaguli in un’estremità. Così facendo, all’asciugatura consegue un’impressione di disuniformità livellare veicolante una sensazione visiva turgidamente lucente di mutamento naturale ed armonioso.”

Per quanto concerne la struttura dell’esposizione, sarà articolata tematicamente in quattro sale: “Cotone rosso”, “Galli ed aironi”, “Pittura ad acqua ed inchiostro” e “Letterati”.

Nella sala del “Cotone rosso” la primavera fa rifiorire il creato. Senza attendere lo spuntare delle foglie verdi, rami robusti si adornano di prorompente cotone rosso. Gli alberi possono raggiungere i sessanta metri di altezza, con chiome dense che catturano lo sguardo. Rosseggia il cielo, così come le strade di Guangzhou [o “Canton”], città simboleggiata dal fiore di cotone rosso, il più amato dai cantonesi. Il fiore compensa la propria ineleganza con una potenza sfrenata e, soprattutto, una focosa dirompenza. Ecco perché il suo albero è chiamato “eroico”. Il maestro Fangyuan Li, abile ritrattista del cotone rosso, esprime tramite esso i propri imponente eroismo e vitale anelito, usando pennello, inchiostro e composizione per trasmettere un personale sentire.

Nella sala dei “Galli ed aironi” l’opera Cantando la primavera, inserita nella tradizione tematica della fioritura del cotone rosso in aprile, si rifà al detto che “quando il gallo canta, albeggia”, metaforicamente intendendo la dispersione delle tenebre malefiche ad opera della luce benefica. Nella cultura cinese tradizionale il gallo e l’airone sono simboli benaugurali. Il maestro Fangyuan Li dipinge galli, aironi ed aquile in movimento recanti espressioni sagaci, ricchi piumaggi e presenze imponenti, massimamente sicuri e compiaciuti.

Nella sala della “Pittura ad acqua ed inchiostro” troviamo quel tipo di pittura cinese miscelante le due sostanze in combinazione con varie tecniche e qualità di carta al fine di esprimere profondi significati e sentimenti. Il maestro Fangyuan Li ha ereditato ed innovato la tecnica della “collisione acquea” (consistente nel colpire con acqua il colore già steso) della Scuola Pittorica del Lingnan, contribuendo all’esplorazione dell’impiego idrico nella pittura cinese, pervenendo a risultati eccelsi nella rappresentazione del tradizionale tema “fiori ed uccelli”, originando dipinti la cui eleganza brilla per turgore di acqua ed inchiostro, resa realistica delle foschie fumogena e piovana e beltà cromatica. Per quanto concerne la tecnica della “collisione acquea”, l’effetto è la coagulazione del colore in determinate estremità della figura, a creare una disuniformità stratificata alternante gradi di freschezza, umidità, lucentezza e turgidità con naturalezza ed armoniosità.

Caratteristica della sala dei “Letterati” (termine che designa intellettuali cinesi dipingenti per diletto) è l’intima unione di calligrafia, pittura e sentimento. Tematicamente la scelta ricade perlopiù su pruno, orchidea, bambù e crisantemo, nonché uccelli, monti e fiumi. Le opere sono poeticamente permeate da significati simbolici. N’è esempio Un amore non corrisposto, il cui tema è “I petali seguono innamorati la corrente, che li trasporta indifferente”, a descrivere come un incontro fortuito generi un amore a prima vista immediatamente morto ma il cui ricordo perduri doloroso.

Biografia essenziale di Fangyuan Li

Il genio della pittura ad acqua ed inchiostro, ultimo grande esponente della Scuola del Lingnan, Maestro Fangyuan Li (1930-2018), che ci ha lasciato più di mille capolavori, nacque nel quartiere di Dinghu della città di Zhaoqing della regione del Guangdong, un ameno contesto pedemontano, da una famiglia agiata consapevole dell’importanza dell’istruzione. Amante fin da piccolo del paesaggio natio, trovava gioia nel riprodurlo pittoricamente.

Studente alla Scuola Tecnica Normale di Canton, si avvicinò presto agli stili pittorici antichi delle epoche Song, Yuan, Ming e Qing, per poi dedicarsi allo studio dell’arte del maestro Shouzhen Li (1909-2003). Questi era stato allievo di Shaoang Zhao, Jianfu Gao, Qifeng Gao ed altri esponenti della Scuola Lingnan, la cui influenza raggiunse così Fangyuan Li. Specialità del quale divennero i fiori di cotone rosso, che ritraeva con forza e leggiadria pervenendo ad un effetto grandioso nelle sue celebrazioni primaverili.

L’amore per la vita del Maestro Fangyuan Li fu parzialmente offuscato, come la luna del capolavoro Una luna fosca dallo studio Xiaofeng (in esposizione al Museo Scalvini a maggio all’interno della Sala della Pittura ad acqua ed inchiostro), dalla revoca nel 1957 del suo titolo di docente da parte delle autorità additantilo come “elemento di destra” (politicamente intesa) e quindi inviso al Partito Comunista Cinese. Erano gli anni immediatamente precedenti alla disastrosa esperienza sociopolitica della Rivoluzione Culturale (1966-76) perpetrata da Mao Zedong e i suoi, il decennio più deprimente della storia della Nuova Cina (quella fondata dallo stesso Grande Timoniere nell’ottobre del 1949), terminato il quale sarebbe finito pure il maoismo. Soltanto nel 1995 il maestro, insieme con quell’altro 98.2% percento di accusati ingiustamente negli anni del delirio rosso, sarà riabilitato ufficialmente, col conferimento del premio alla carriera di pedagogo da parte dell’amministrazione cantonese.

La difficile ed ingiusta esperienza subita dal maestro non ne domò lo spirito passionale e poetico, men che meno incise sulla qualità della sua opera: rispetto ai numerosi suoi predecessori cimentatisi nel disegno dei fiori di cotone rosso, Fangyuan Li ne fu interprete originale per tratto, uso dell’inchiostro e tecnica compositiva, elementi che fondeva elegantemente producendo esiti di sottile dirompenza e tradizionalismo vitale. Le sue rappresentazioni floreali su sfondi umidi o ventosi convogliano un senso di graziosa rilassatezza, contrappesata dalla vivacità delle figure aviarie.

Pini e salici simboleggiano crescita e declino; torrenti serpeggianti e picchi ammonticchiati esprimono il fascino del mutamento. I dipinti, di varie dimensioni, appaiono talora calmi talaltra agitati. Si tratta di opere eccelse, meritevoli della massima attenzione. Pennellate forti ed un’inchiostrazione copiosa creano chiaroscuri tali da far sì che le scene fuoriescano dai dipinti.

Fangyuan Li amava usare pennelli fabbricati con coda di cavallo selvatico, onde ottenere un tratto vivace per i suoi acquerelli, semplici ma turgidi. Usava la carta cotta per mantenere la sensazione di umidità derivante dall’impiego di varianti di sua creazione della tecnica della “collisione acquea” tipica della Scuola Lingnan (proibitivamente difficile, consiste nel colpire con acqua il colore onde espanderlo nella forma desiderata prima che si secchi).

Fangyuan Li organizzò quattro mostre pittoriche individuali in totale. Tenne l’ultima nel settembre del 2009, all’età di settantotto anni, presso l’Accademia di Pittura del Guangdong, in uno spazio espositivo di quasi mille metri quadrati. Sebbene fossero esposti solo cento dipinti, i magistrali polittici apparvero talmente grandiosi da riscuotere una pletora di apprezzamenti. Scrisse il Quotidiano di Canton: “Fangyuan Li è radicato nel fertile Lingnan, del quale ha assimilato i costumi. La sua pittura paesaggistica, specialmente con riguardo a fiori di cotone rosso e bambù, è caratterizzata da colori sgargianti e meticolosa composizione…”. Nel 2012, nella raccolta di opere calligrafico-pittoriche realizzata in occasione della celebrazione del centenario della fondazione della biblioteca della città di Zhongshan della regione del Guangdong, una delle opere di Fangyuan Li ritraenti i fiori di cotone rosso fu acquisita dalla biblioteca e usata come sfondo per l’introduzione della raccolta.

Il maestro è defunto, ma ci restano le sue opere eccellenti, capolavori ricordati con nostalgia, studiati e desiderati dai collezionisti. Fangyuan Li, tranquillo e riservato, dedito alla ricerca e disinteressato al successo, ha lasciato ai posteri una fragrante scia d’inchiostro. In Italia il suo genio è stato celebrato nel 2022 con una mostra individuale postuma alla Casa di Dante in Firenze, nel 2024 al Museo Scalvini di Desio (MB).

Resumé del maestro Fangyuan Li

  1. 1952-1955 – Frequenta la Scuola Tecnica Normale di Canton.
  2. 1955-1965 – È allievo del maestro Shouzhen Li.
  3. 1955-1990 – Lavora come pedagogo all’Ufficio per l’Istruzione della città di Canton (ma, privato della qualifica ufficiale di docente per motivi politici nel 1957, fino al 1995 non svolge l’incarico ufficialmente, anno della riabilitazione formale seguente all’ammissione di errore di giudizio da parte del governo cinese).
  4. 1995 – Ottiene il Premio “Per una vita dedicata alla pedagogia” del Comune di Canton.
  5. 1982 – Tiene al mercato floreale del quartiere di Yuexiu (all’epoca il centro di Canton; n.d.t.) la sua prima mostra pittorica individuale, in occasione del capodanno cinese. (Il mercato floreale del quartiere di Yuexiu si trova in Via Pechino, sede delle rovine del palazzo reale del regno di Nanyue (203-111 a.C.), il tempio Ming al Dio della Città, il memoriale dell’Insurrezione di Canton (comunista, dal 11-13 dicembre 1927) e più di dieci reliquie storiche di rilevante valore culturale provenienti da più di dieci dinastie).
  6. 1987 – Tiene nell’aula magna dell’Ufficio per l’Istruzione di Canton una mostra calligrafico-pittorica, in occasione del capodanno cinese. (L’Ufficio per l’Istruzione di Canton è sito all’interno del mercato floreale del quartiere di Yuexiu).
  7. 12-16 settembre 2008 – Tiene una mostra a tema naturale all’Accademia di Pittura del Guangdong.
  8. 2012 – Uno dei dipinti raffiguranti i fiori di cotone rosso è acquisito dalla biblioteca della città di Zhongshan della regione del Guangdong.
  9. 2012 – Collabora alla pubblicazione della Raccolta di opere calligrafico-pittoriche per la celebrazione del centenario della fondazione della biblioteca della città di Zhongshan della regione del Guangdong.
  10. 2022 – Mostra individuale postuma Colori indelebili presso gli spazi espositivi della Casa di Dante in Firenze.

L’Associazione Pedone per l’interscambio culturale di Zhiying “Gioia” Li in Italia

Fondata nel 2015 dalla Dott.ssa Zhiying “Gioia” Li, laureata specialistica all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e triennale al Campus di Belle Arti dell’Università Qinghua a Pechino (il più importante ateneo cinese), l’Associazione Pedone per l’interscambio culturale (pedone.eu) si dedica principalmente alla promozione di scambi artistico-culturali fra Italia e Cina, nella forma di mostre, eventi, corsi ecc. e vanta una ventina di collaboratori sul territorio italiano. Recentemente ha organizzato la mostra Cammin’Arte a Vigevano, cui seguirà un’esposizione di maggior respiro nel Castello Sforzesco della medesima località il prossimo ottobre, ed ha collaborato col Museo Scalvini alla mostra Arte per l’amore – Volando verso le mie montagne e Passione indelebile (individuale di Fangyuan Li inaugurata il prossimo 18 maggio), rispettivamente in collaborazione colla Galleria Zhimei Art Living Room di Shanghai e colla figlia del compianto genio della pittura ad acqua ed inchiostro cinese Fangyuan Li. Per un elenco esaustivo degli eventi passati di Pedone, si rimanda alla sezione archivio del sito-Web.

Per ulteriori informazioni sull’associazione e le sue attività e/o per proposte di collaborazione, scrivere a itpedone [at] gmail.com

Per ulteriori informazioni su questo evento, scrivere a stefanogiovannini87 [at] gmail.com

[1] Traduzione dal mandarino del Dott. Stefano Giovannini (PhD) – linkedin.com/in/stefanogiovannini